"Carissimi Fratelli, Sorelle e Amici, siete tutti benvenuti nel nostro blog. Questo è un'istrumento di formazione e informazione della nostra Associazione presente in Italia. Buona lettura!"

lunedì 7 marzo 2011

Ritiro con i Giovani - Baida (PA)

”TOGLITI I SANDALI DAI PIEDI...”
 Mosè, Mosè!”. Rispose: “Eccomi!”. Riprese: “Non avvicinarti!
Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!”
(Es 3,5)
             Il cammino  “Sui passi dei Giusti” continua con sempre più gioia ed interesse da parte di noi giovani di Baida.  Nel IV ritiro del 19-20 Febbraio, abbiamo riflettuto sulla figura di Mosè”.
            Guidati dalle riflessioni di Padre Leandro e dalle dinamiche di Fratel Josimar da lui  sviluppate e  approfondite con il coinvolgimento di tutti, ognuno di noi è riuscito a calarsi in quella dimensione spirituale, totale e libera nell’essere lui il presente davanti al “roveto”.
 Infatti il Togliti i sandali”, ci ha portato a fare discernimento, a guardarci dentro, ad essere scrutati da Dio Padre come Creatore, come Colui che conosce tutto di noi e che si può incontrare solo dopo aver tolto i  “sandali”  della nostalgia, del risentimento, del non perdono, della paura, dell’angoscia, della rabbia… per sentire quanto ci “Ama”!
            Togliti i sandali dai piedi”. Sì! Il togliersi i sandali ha voluto esprimere un togliersi tutto, un abbassarsi davanti a Lui, un essere piccolo davanti al Creatore, davanti al Padre, il quale ti fa essere grande ed importante quando ti trovi al centro del suo cuore, e perché creato a sua immagine, immagine riflessa nel Figlio per mezzo dello Spirito a noi.
            Sentita e piena di commozione, è stata l’Adorazione Eucaristica vissuta dalle ore 22,00, alle 24,00, dove ognuno si è ritrovato a tu per Tu con Gesù Eucaristia, nel momento della benedizione i nostri occhi si sono incontrati con il suo sguardo che è sempre uno sguardo pieno d’amore e di compassione. E così come sul monte Sinai anche a Baida, Dio è sceso rendendo sacro quel suolo impregnato della sua Presenza.
           Il culmine del Ritiro è stato la Celebrazione Eucaristica presieduta da Padre Leandro FSA, il quale sottolineando i vari momenti della celebrazione, con gesti e segni, ha reso possibile una profonda e concreta unione con Cristo donantesi e l’intero gruppo presente.
           In quei momenti ci sembrava di sentire la voce di Madre Rosa e di comprendere il significato delle sue espressioni: "…frettolosa corsi in chiesa a riceverlo. Oh! Che provai! ….sei troppo dolce….ahimè, un fuoco mi consuma…è…come tenessi una fornace ardente…mi divorava l’unione con il mio Dio!  Dì, mio Bene, te solo potresti dire. Oh! Tu che sei il mio Paradiso! Come posso fare per farti conoscere da tutto il mondo? Oh quanti ve ne sono che non ti conoscono e quelli che ti conoscono ti fuggono per non averti mai veduto. Io vorrei correre ovunque e gridare forte che tutti venissero ad amarti"                 (Dalle Memorie della Beata Madre A. Rosa Gattorno pag.30)
            A conclusione del ritiro ognuno ha potuto esprimere, con grande gioia, quell’amore che il Padre continuamente dona ad ogni creatura. Incontrarlo, i momenti vissuti in comunione con gli altri, la gioia della condivisione ha fatto scaturire in noi giovani, l’impegno a continuare in questa crescita spirituale nei successivi incontri.

                 Baldo Barone
   (Gruppo Giovani e Madre Rosa)

mercoledì 2 marzo 2011

Visita Canonica - Kenia

        Ieri sera, nostro Responsabile Maggiore, P. Valdo Feitosa, assieme all’Assistente Vicario, P. Adelio Pedro, son partiti al Kenia per una prima visita canonica in quella Delegazione Regionale.
        La Visita Canonica è sempre un momento importante in cui i Superiori, seguendo i nostri Statuti, animano carismaticamente ogn’una delle Comunità e curano il dialogo con ciascun confratello in particolare, con le altre espressioni carismatiche della Familiglia Religiosa e con la Chiesa locale. 
        In questa visita, con il particolare scopo di ridimensionare la vita e la missione delle nostre Comunità, presenteranno anche il Piano Generale, con tutte le linee di azione e formazione per il quadriennio. E oltre a tutte queste esperienze di incontro, formazione, animazione carismatico-spirituale… vivranno un altro speciale momento, che sarà la prima professione religiosa di otto nostri confratelli.
         Nello Spirito di Famiglia che ci unisce, preghiamo il Buon Signore, che per l’intercessione materna di Sant’Anna, Maria Immacolata e Madre Rosa, possa essere un momento di grazia e benedizione per la loro Delegazione, così come per la nostra intera Associazione.

        Una buona visita a tutti!!!

giovedì 27 gennaio 2011

Ritiro con i Giovani - Baida (PA)

Abramo, Isacco e Giacobbe
 

“Poi lo condusse fuori e gli disse: Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle,
e soggiunse: Tale sarà la tua discendenza.
Egli credette al Signore, che glielo accredito come giustizia”.
 (Gen 15, 5-6)

Le stelle sono state l’argomento che hanno aperto e chiuso il ritiro spirituale, tenutosi a Baida (PA), sabato 22 e domenica 23 gennaio 2011 dove circa 40 giovani si sono ritrovati a parlare del tema: “Abramo, Isacco e Giacobbe: Sui passi dei Giusti”.
Nel ritiro ci siamo ritrovati a riflettere sul cammino di tre personaggi biblici: Abramo, Isacco e Giacobbe, la loro storia, la storia biblica per esattezza, è uguale alla nostra storia siamo chiamati a compiere gli stessi passi.  Prima  di tutto siamo chiamati ad abbandonare gli idoli che ci circondano e ci disorientano, come Abramo dobbiamo abbattere queste barriere e andare nel deserto dove possiamo ritrovare noi stessi, dove possiamo interrogarci e dove possiamo ascoltare la voce di Dio che ci chiama indicandoci quale progetto ha scelto per noi, il progetto di vita che al meglio ci calza. Non basta solo abbandonare gli idoli e andare nel deserto ad ascoltare la voce di Dio, per aderire al Suo progetto dobbiamo uscire da noi stessi, dobbiamo non annullare la nostra volontà ma piuttosto fare della nostra, quella Sua, compiere un sacrificio, che, come ci insegna Isacco, è un atto che ci fa crescere e maturare per poi vivere nel concreto la volontà di Dio.
Dobbiamo prendere esempio da Abramo, Isacco e Giacobbe perché hanno avuto il Coraggio di andare contro corrente, hanno avuto il coraggio di affidarsi a Dio e di fare la sua Volontà, il coraggio come Abramo di uscire dalla nostra terra ed andare dove lui ci indicherà, il coraggio come Isacco di offrirci di essere pronti a donarci come sacrificio di ringraziamento a Dio, il coraggio come Giacobbe di vivere la volontà di Dio è affrontare ogni lotta che giorno dopo giorno impedisce il nostro cammino sui passi dei Giusti. Lo stesso coraggio di uscire, offrire e vivere al servizio di Dio che ebbe Madre Rosa accettando e vivendo appieno la volontà del suo Bene Amato, di colui che gli ha donato la vita.
Il ritiro è stata un’ esperienza che non solo ci ha arricchito, ci ha fatto emozionare, è stata anche un esperienza dove è stato possibile conoscere altri giovani come noi, dove è stato possibile mettere a confronto diverse opinioni, un’ esperienza dove è stato possibile chiarirsi le idee e comprendere ciò che prima  non si era capito.
Tra i momenti di riflessione, l’adorazione, e la celebrazione Eucaristica guidati da Padre Leandro FSA, vi è stato anche un momento dove il divertimento e conoscenza si sono fusi con una dinamica elaborata da Fra Josimar FSA: la dinamica era molto simile al gioco dell’oca, dopo essere stati divisi in tre squadre, ogni squadra a turno era chiamata a tirare un dado e a seconda del numero che usciva era chiamata a rispondere ad una domanda che riguardava Abramo, Isacco o Giacobbe, una volta risposto se la risposta era giusta si andava avanti o si tornava indietro, è stato un bel modo per divertirsi, ma, a parer mio, anche per capire quando in realtà  conosciamo della nostra fede, ci siamo resi conto di non conoscere perfettamente la vita dei tre personaggi storici, ma ci siamo resi conto che se spesso mettiamo in moto il cervello le cose che ci sono state dette nelle catechesi ritornano a galla  è ciò che pensavamo di non sapere alla fine si scopre di saperle.
Ci siamo salutati con un bellissimo racconto  che narrava che un giorno le stelle di ogni tipo decisero di scendere sulla terra, ma dopo qualche giorno decisero di tornare nuovamente al cielo perché la terra era ricoperta di oscurità e malvagità, ma il Creatore si accorse che una stella, la stella verde, non era tornata ma aveva deciso di restare sulla terra. Dopo qualche giorno il Creatore diede uno sguardo alla terra e si accorse che era avvolta da una grande luce, dentro al cuore di ogni uomo, donna e bambino vi era una piccola stella verde che dava all’umanità la Speranza che un giorno la pace avrebbe regnato sulla terra.
                                                       
 Giuseppe Polizzi
(Gruppo Giovani e Madre Rosa)

lunedì 24 gennaio 2011

Ritiro con i Giovani - Caltanissetta (CL)

Adamo ed Eva:
"Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza"

"Io so che non sei solo quello che conosco, ma non mi fa paura, ti amo" queste parole sono state il centro dell'esperienza di fede che noi giovani abbiamo vissuto al ritiro spirituale tenutosi a Caltanissetta nei giorni 18 -19 dicembre c.a.
Il tema del ritiro era: "Adamo ed Eva: Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza".
Attraverso questo ritiro, abbiamo appreso degli insegnamenti che sono alla base del nostro essere. Mediante la lettura della creazione prendiamo atto che come Adamo ed Eva siamo stati creati e plasmati a immagine e somiglianza di Dio.
Essere creati a immagine di Dio cosa significa esattamente? Abbiamo cercato di rispondere a questa domanda attraverso le riflessioni guidate da Padre Valdo e Fr. Josimar, arrivando alla conclusione che essere creati ad immagine e somiglianza di Dio significa che siamo stati creati  come lui capaci di amare ed essere amati. Adamo ed Eva sono stati i primi ad essere stati creati ad immagine e somiglianza del Padre, e vi era stata data  la capacità di compiere libere scelte. Sebbene gli fosse stata data una natura giusta, Adamo ed Eva  commetterono il grande sbaglio di farsi tentare dal potere desiderando di diventare onnipotenti e onniscienti come il loro Creatore. Attraverso la lettura della Bibbia, possiamo far esperienza delle cose vissute in precedenza, cercando di non commettere gli stessi errori, e come l'argilla ancora fresca possiamo ritornare alla forma originaria che Dio ci ha dato, ricomponendoci e rimediando ai passi sbagliati che abbiamo fatto durante il nostro cammino.
Ritiro emozionante, specialmente per me che ho vissuto l'esperienza per la prima volta,che mi ha permesso di riflettere attraverso un confronto diretto con il Signore, a fare memoria della mia vita, specialmente quando ci siamo trovati a contemplare Dio Eucarestia inginocchiati ai suoi piedi, vivendo il momento con particolare coinvolgimento.
Durante i vari momenti abbiamo  svolto una dinamica:  che consisteva  nel  lavorare  un pezzo d'argilla creando ciò che i nostri sentimenti ci trasmettevano dopo l'ascolto della creazione. L' esperienza dell'argilla ha fatto comprendere ad ognuno di noi quanto sia difficile improvvisarsi artisti se non si plasma con amore e con passione, come Dio ha fatto con noi, dandoci una forma, uno per uno dedicandoci del tempo e dell' amore che è costantemente presente nella vita dell'uomo.
Momenti di stupore, silenzi e meraviglia,  per quanto mi riguarda paura, di fronte alla rottura di un vaso, da parte di Fr. Josimar, che simboleggiava la fragilità dell'uomo che in qualsiasi momento sbagliando, come Adamo ed Eva, può modificare  il disegno iniziale del Padre. Ognuno di noi si è un po' rispecchiato in quei pezzi, perché quella rottura rappresentava l'allontanamento da Dio.  Durante il momento di deserto, ognuno di noi  ha preso un frammento dei resti del vaso su cui in seguito  ha lasciato la propria impronta trasmettendo quello che più l'aveva colpito con pensieri, parole e disegni. Successivamente abbiamo cercato in parte di riunire i vari pezzi del vaso, atto che simboleggia che ognuno di noi può  ritornare sui propri sbagli correggendoli e lasciandosi plasmare dall'amore di Dio che consoliderà tutti i pezzi, facendo ritornare il vaso alla forma originaria, come noi quando ritorneremo a camminare "Sui passi dei Giusti".

          Michela Seminara
(Gruppo Giovani e Madre Rosa)

venerdì 12 novembre 2010

Primo Anniversario di Sacerdozio


"Ti rendiamo grazie Signore"
      
        Presso la Parrocchia dell’Immacolata Concezione di Maria, ho celebrato il mio Primo Anniversario di vita sacerdotale. Nove mesi dopo l’ordinazione arrivai a questa Parrocchia di Bassano In Teverina (VT), per lavorare come amministratore parrocchiale e offrire così le mie primizie sacerdotali.
        Un anno fa’, nella Parrocchia “Nuestra Señora del Carmen” Lima - Perú, per imposizione delle mani e preghiera consacratoria di S. E. Mons. Adriano Tomasi ofm, vescovo ausiliare della Archidiocesi di Lima, alla presenza della mia Famiglia Religiosa, Figli e Figlie di Sant’Anna, miei genitori e fratelli, miei amici e tante altre persone, fui incorporato all’Ordine dei Presbiteri. Da allora, ho esercitato mio sacerdozio, ogni giorno, nell’altare dell’Eucaristia, nella confessione e ora come responsabile di questa Parrocchia.
        La Messa di ringraziamento ho celebrato aggi, alle ore 16, nella cappella del cimitero di questo paese, perché stiamo celebrando l’ottavario dei defunti. Ha concelebrato con me, mio confratello P. Alejandro Caballero, fsa e tanti fedeli della comunità parrocchiale.
        Questa è la mia prima esperienza come responsabile di una parrocchia, e giusto per questo, mi trovo dinanzi a non poche difficoltà, a cominciare dall’idioma, la cultura, le abitudine proprie degli italiani; però, nonostante questo, ho trovato il calore umano della gente, che mi accolgono con tanto affetto e mi comprendono (soprattutto con il mio ancora povero italiano). Mia comunità, P. Leandro e P. Alejandro, che hanno più esperienza pastorale, mi danno sicurezza e fiducia, e inoltre, stanno sempre disposti a darmi una mano in tutto ciò che ho bisogno; insieme a loro cerco di vivere mio sacerdozio nel quotidiano, in fedeltà e cercando di essere un fedele istrumento della grazia e dell’amore di Dio.
        Grazie, Padre mio, per il grande dono del Sacerdozio, che tuo Figlio Gesù Cristo, senza merito di mia parte, mi ha fatto partecipe, ti prego che mi dia sempre la forza per saper rispondere con fedeltà e perseveranza tutti i giorni della mia vita.

P. Martin Villanueva, fsa.

giovedì 11 novembre 2010

Ordinazione Sacerdotale - Bolivia


“Vorrei descrivere come mi trovo attualmente nel mio povero stato penoso: vedo che il mio Bene mi invita sempre più, con certe spinte e di più procurandomi i mezzi, ad incominciare l’Opera dei Figli di Sant’Anna” (Mm., 746).

Carissimi fratelli
Con le belle parole della nostra Madre la Beata Rosa Gattorno, voglio comunicarvi la grande gioia dell’Associazione e dell’intera famiglia della Santa Madre Anna, Madre di Maria Immacolata per l’Ordinazione Sacerdotale del nostro fratello Rafael Villegas López. In meno di un mese la nostra Associazione ha avuto già il dono di accogliere due neo sacerdoti dal Brasile; questa volta invece un dono simile, da parte di Dio, ci viene dalla Bolivia. Ringraziamo Dio per il dono della vocazione del nostro fratello Rafael, ma soprattutto lo accompagniamo con le nostre preghiere per la sua perseveranza affidandolo all’intercessione di Sant’Anna, Madre di Maria Immacolata e della Beata Madre Rosa Gattorno. Che Dio continui a benedire la nostra Associazione e l’intera famiglia della Santa Madre.  

Auguri!!!!!!!!!!!!!
Con affetto: P. Adelio Pedro João, fsa.


Un cammino di fede

Come il mio Bene va preparando i Figli di Sant’Anna è una cosa grande e straordinaria
(Mm. Pag. 715).

Carissimi fratelli la storia di ogni Opera di Dio è un cammino di fede, un cammino fatto dai momenti alti e bassi; momenti di gioia, delle piccole delusioni, ma anche momenti di conversione; ed è una cosa naturale. Questa mattina riflettendo sulla storia della nostra Associazione, la paragonavo con il viaggio dei Re Magi narrato dall’evangelista Matteo (2, 1-12). Di questi misteriosi personaggi venuti dall’Oriente, il Vangelo ci offre pochissime informazioni. Ci sono molte leggende sui i magi: una di queste, si dice che erano re delle diverse provenienze guidati da una stella, quindi ciò che avevano in comune era il celo.   
P. Adelio Pedro, fsa.

             Seguire la stella per i re Magi non è stato facile, è stato davvero un cammino di grande fatica, ma di fede soprattutto. Di grande fatica perché ci sono le eclissi: la "stella" non ha illuminato continuamente i passi dei Magi, quindi hanno avuto dei momenti di delusioni e di “aridità spirituale”, se vogliamo dire con i santi. Quello di cui siamo sicuri, nel percorso dei Magi verso Dio, nonostante delle piccole delusioni, è che la fede è stata l’unica loro forza.
L’evangelista Matteo ci dice che “Al vedere la Stella i Magi ebbero una grandissima gioia” (v. 10), perché era il frutto della loro ricerca, poiché incontrare Dio è sempre una gioia immensa, anche se spesso frutto di un cammino incerto e faticoso, ma ne vale la pena. Bisogna, dunque, lasciarsi guidare dalla luce della fede. Ma ancora non finisce qui, continua lo stesso evangelista Matteo: “Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese” (v. 12). Nella Bibbia “cambiare di strada” indica la conversione e cambiamento di vita.
Sintetizzando, lungo il cammino i re Magi hanno avuto tre momenti principali: momento di fede, fatica e delusione, gioia, e conversione. E anche per noi carissimi fratelli, la storia della nostra Associazione passa necessariamente per questi momenti. A ciò che vi invito, soprattutto nelle nostre comunità e l’intera Associazione, è non fermarsi a uno solo di questi momenti come se ci fosse l’unico, e che spesse delle volte neanche è consone alla realtà. Un cammino di fede, che caratterizza ogni Opera di Dio, ha bisogno di "guardare la stella del cielo", ma poi deve saper calcare molto concretamente la terra della vita quotidiana, che è l’oggi della realtà dalla nostra Associazione. Guardando con realismo la realtà della nostra Associazione oggi, riconosciamo (per la testimonianza di tanti dei suoi membri) che c’è  fede, fatica e delusione, gioia, e conversione (che passa necessariamente per ognuno di noi).
P. Fábio José, fsa.
Dio ci sta dando tantissimi segni e momenti soprattutto di gioia. La prova di questa gioia è l’Ordinazione Sacerdotale dei nostri due fratelli in Brasile: il Diacono Fábio José Costa (Delegato Regionale) e il Diacono Eliano Firmino Silvestre. È davvero una grande gioia, Dio benedice la nostra Associazione con due nuovi sacerdoti, ed è un dono grande e straordinario nelle parole della cara Madre Rosa Gattorno. Per tutta l’Associazione questo è un “momento vocazionale”, quindi mentre preghiamo per i neo sacerdoti che avremo tra un paio di ore, ricordiamo anche tutti i nostri fratelli in formazione: in Brasile, Perù - Bolivia, Filippine, Kenia e Italia; che siamo perseveranti.
P. Eliano Firmino, fsa.
Domani, 21/10/2010, alle ore 17.00 (ora locale), per l’imposizione delle mani da parte di Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Matias Patrício de Macêdo, eleverà i nostri due fratelli all’Ordine presbiterale.
Da ricordare che P. Valdo, Responsabile Maggiore continua il suo periplo, nell’America Spagnola, e a lui anche il nostro pensiero per l’esito della sua missione. 
            Affidiamo alla protezione di Sant’Anna, Madre di Maria Immacolata e della Beata Madre Rosa i neo Sacerdoti Fábio e Eliano. A loro i nostri affettuosi e calorosi auguri.
                                                          
Con affetto vostro fratello: P. Adélio Pedro João